Voto finale sul ddl positività a qualunque tipo di droga

Diventa reato senza nesso causale fra l’assunzione della sostanza e la guida del veicolo

Fonte: Angelo Greco

La Camera ha dato il voto finale sul ddl che ora passa al Senato (dove l’esito è scontato). Ogni positività a qualunque tipo di droga, infatti, diventa reato senza che sia più necessario provare il nesso causale fra l’assunzione della sostanza da parte del conducente e la guida del veicolo in stato di alterazione (oggi invece richiesto dalla consolidata giurisprudenza della Cassazione).

Previsto il test salivare fra i controlli preliminari della polizia sugli automobilisti. Finora è capitato che il giudice abbia restituito la patente al conducente dopo il sinistro nonostante le tracce di cannabinoidi nelle urine: le analisi possono rivelare la presenza di sostanze assunte anche giorni prima, mentre l’attuale articolo 187 del codice della strada si applica solo a chi si è messo al volante sotto l’effetto della droga. Ora dalla norma scompare il riferimento «allo stato di alterazione psicofisica» e resta solo «un nesso cronologico»: è reato essersi messi alla guida «dopo» aver consumato droga. Insomma: una volta fermati dalla polizia, basterà risultare positivi al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni.

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