Care mandanti, diffidate dai “mariti fedeli”
Una riflessione sul tema della “fedeltà alla mandante”
Fonte: Bluerating
Pubblichiamo di seguito una mail inviataci come risposta all’articolo Consulenti, storia di un reclutamento mai nato. Una riflessione sul tema della “fedeltà alla mandante”, destinato a fare discutere. Come sempre vi invitiamo a mandarci le vostre riflessioni a [email protected]
Gentile redazione, accolgo con piacere il vostro invito al confronto raccontandovi un recente episodio di “reclutamento” che ho vissuto, sicuramente degno di nota. Ebbene conosco da parecchi anni un collega operativo presso una notissima banca nazionale, da sempre accanito sostenitore della propria rete, con tanto di continui proclami sui social conditi di hashtag #bestworkplace e cavolate simili sull’importanza di avere una società che ti sostiene in tutto e per tutto e bla, bla, bla…avete presente questi professionisti aziendalisti? Quelli che vi raccontano che non c’è possibilità al mondo di trovare una società migliore…di scuro ne conoscete tanti anche voi e nelle notizie di reclutamento che vedo sui siti sono solitamente sempre protagonisti…ebbene questo collega mi ha chiamato un paio di mesi fa dicendomi “Ciao xxx, sono passato in xxx. Non puoi immaginare che salto qualitativo ho fatto, una società che ti sostiene in tutto e per tutto. Imparagonabile rispetto a dove ero prima, c’erano un sacco di problemi. Mi piacerebbe fare una chiacchierata con te per presentarti questa opportunità”. Ringrazio ma declino, in fondo sto bene dove sto (senza bisogno di gridarlo al mondo in maniera furbetta). Lui, proprio lui, quello del “non cambierò mai”, quello delle foto da copertina con dentro il logo aziendale…vi assicuro che non è il primo che cambia miracolosamente prospettiva da un giorno all’altro, eppure sembra che le mandanti, consapevolmente o inconsapevolmente, vadano pazzi per questi “mariti fedeli” da social (si potrebbe anche dire lecchini, ma poi magari qualcuno si offende) per poi sorprendersi e odiarli nel momento in cui vengono traditi. Per quel poco che ho vissuto una cosa l’ho imparata: diffidate dai moralisti, da quelli che dicono “per sempre”, dagli onesti e da chi si dichiara “fedelissimo”…di solito sono i primi che hanno bisogno di accecarvi con le loro parole per non farvi vedere la polvere che nascondono intorno a loro…