Importanza del rimanere investiti

Importanza del rimanere investiti: i consigli di alcuni principali Operatori

 

1. Quali sono le paure, le domande, i dubbi che mettono più sotto pressione i mercati e quali le insicurezze degli investitori?

 

Le domande riguardano soprattutto la durata di questo momento difficile:  quanto tempo ci vorrà per recuperare, se tutto il mondo andrà in recessione, quanto sarà dura la recessione…

Intanto diciamo che a Hong Kong e Pechino si ricomincia ad andare in ufficio e questo lascia ben sperare!

Negli ultimi 50 anni ci sono state almeno 4/5 fasi di mercato ORSO (al ribasso), molto diverse dalla crisi attuale, per le cause scatenanti, ma simili per i risvolti economici, laddove la perdita media sull’azionario globale è stata del 37% e mediamente, queste fasi, sono durate 15 mesi ciascuna.

E’ interessante confrontare questi numeri con le fasi di mercati TORO (al rialzo) che mediamente negli ultimi 50 anni sono state di 88 mesi generando un rialzo del 283%, quindi appare evidente che è importante “rimanere investiti”.

2. In questa particolare situazione di incertezza il panico è quindi un cattivo alleato degli investitori: qual’è il giusto approccio nell’affrontare oggi i mercati finanziari?

 

Bisogna guardare al lungo termine e rimanere investiti: non è tanto importante -quando entrare- nel mercato, piuttosto -per quanto tempo rimanere investiti- !

Questo è davvero fondamentale, per esempio abbiamo confrontato 2 modelli di investitori ipotizzando che fossero entrati nel mercato nel momento migliore e peggiore di ognuno di questi anni.

L’investitore che avesse investito ogni anno nel momento del picco di mercato, avrebbe “portato a casa”, sull’azionario globale, mediamente + 8%

Un investitore più fortunato che invece avesse investito, in ognuno degli ultimi 15 anni, nel momento migliore (mercato più basso), avrebbe realizzato mediamente un + 11%

Questo 3% di differenza all’anno non è poco, ma questo confronto fa capire che è pericoloso “uscire” e che anche l’investitore più sfortunato, rimanendo nel mercato, avrebbe realizzato l’8%.

3. Quali altri consigli si possono dare?

  • Orizzonte temporale lungo

Le perdite sono solo sul monitor: invece di uscire dal mercato facendo concretizzando le ipotetiche perdite che vediamo sullo schermo, bisogna avere pazienza e magari  entrare nel mercato proprio in questi momenti.

  • Avere Pazienza

Disinvestire sui minimi significa perdere il rimbalzo che inevitabilmente segue le fasi più negative del mercato: è possibile dimostrare che su orizzonti temporali molto lunghi (30 anni), perdere anche solo i 5 migliori giorni di rialzo (che seguono appunto fasi come quella attuale) si tramuta in un dimezzamento delle performances di lungo periodo.

  • Investire in piccoli passi

I piani d’accumulo, ad esempio, sono un ottima strategia per diminuire il rischi di “market timing” .

Andando a comprare al ribasso abbattiamo il prezzo medio di carico del nostro investimento aumentando le possibilità di performances nel lungo periodo. Non è necessario pensare ad orizzonti temporali molto lunghi: è sufficiente un periodo molto più breve per abbattere, con investimenti scaglionati, il rischio del market timing.

  • Diversificare gli investimenti 

Diversificare i Mercati, i Settori e gli Stili di Gestione!

 

Ed il consiglio finale, molto di parte, è quello di affidarsi ad un consulente finanziario certificato che adotta modalità basate su paradigmi scientifici!

 

 

 

 

 

 

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